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Italiano L2 – Giovani fuori classe

In base al dettato costituzionale, la scuola ha il dovere di rimuovere ogni ostacolo materiale, sociale e culturale che impedisca agli alunni di raggiungere adeguati traguardi formativi.

Nel caso dei ragazzi stranieri, in particolare, bisogna costruire percorsi finalizzati ad un’effettiva e non fittizia inclusione.

L’ostacolo linguistico rende quest’ultima difficile, se non impossibile: rimuoverlo significa prevenire e contrastare situazioni di disagio che incidono sul rischio di dispersione e di abbandono scolastico.

Gli alunni stranieri di prima generazione devono in primo luogo riuscire a comunicare con coetanei e con adulti. Spesso, tuttavia, anche i ragazzi di seconda generazione trovano difficoltà nella lingua dello studio e rischiano l’insuccesso nel percorso scolastico.

Nella nostra scuola secondaria di primo grado, così come nella primaria, viene proposto agli alunni non italofoni un corso di apprendimento della lingua italiana secondo le sue funzioni di “lingua per comunicare” e di “lingua per studiare” in base ai parametri previsti dal CEFR (Common European Framework of Reference for Languages, Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue). Il progetto, promosso da Roma Capitale – Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità, è attuato presso la nostra scuola secondaria dalla Cooperativa Sociale “Apriti Sesamo” con volontari specializzati nell’insegnamento dell’Italiano come seconda lingua.

Il corso è preceduto da una fase di screening nella quale i docenti individuano gli alunni non italofoni che presentano, a livelli diversi, necessità di intervento linguistico L2. Quindi il docente di italiano L2 somministra agli alunni un test di ingresso per rilevarne il livello di competenza in lingua italiana (scritto e orale).

In base all’esito della valutazione, è proposta la formazione del gruppo di lavoro condividendo con gli insegnanti di classe il percorso didattico previsto. L’intervento didattico coinvolge alunni di classi differenti e assume un taglio trasversale, con l’obiettivo di fornire strumenti linguistici che possano avere una ricaduta positiva nel contesto classe. In base al livello del gruppo, si può avviare un percorso di avvicinamento alla lingua della comunicazione (A1-A2), o un percorso di familiarizzazione con i testi disciplinari (A2/B1).

Il laboratorio ha una durata complessiva di 30 h: 2 h per il test di ingresso + 28 h di laboratorio in orario curricolare secondo modalità concordate con i docenti.